Cure mediche, secondo un rapporto Censis è in aumento il numero degli italiani che rinuncia a curarsi a causa delle file di attesa troppo lunghe o dei costi per le cure private.
Triste dirlo, nel 2015 la crisi colpisce anche l’ambito delle cure mediche. Lo dicono i dati emersi dal Bilancio di Sostenibilità del Welfare Italiano del Censis e dalle ricerche di associazioni dei consumatori realizzate per il forum Ania-Consumatori: le file di attesa troppo lunghe nel settore pubblico ed i costi eccessivamente alti nel privato, scoraggiano molti italiani perfino a curarsi, col risultato che nel 41,7% dei casi, almeno una persona in famiglia ha fatto almeno di sottoporsi alle dovute cure per via dei problemi denunciati da rapporto Censis.
Ritornando indietro di un anno, secondo i dati quindi riferiti al 2014, le percentuali più alte dei casi in cui si è fatto a meno delle cure mediche furono “nei comuni con al massimo 10mila abitanti, dove oltre il 59% delle famiglie ha razionato le spese nel welfare, nelle regioni del sud e isole (57%), tra le famiglie monogenitoriali e i millennials (i più giovani)”. Una situazione che fa preoccupare anche e soprattuto quando questo fenomeno accresce poi le cure mediche “in nero”, senza dovute ricevute e senza visite medico specialistiche di competenza. E’ Giuseppe De Rita, Presidente Censis, a dire che il welfare sta cambiando in modo preoccupante: “questo cambio del welfare è problematico e non ci saranno grandi riforme. Ciò di cui c’è bisogno è che la famiglia ritrovi quella percezione di fiducia essenziale per fare sviluppo.”