Omicidio Yara Gambirasio, ultime notizie: Bossetti punta allo sconto di pena

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Il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio potrebbe essere vicino ad una svolta. A rivelare le ultime notizie sul processo che ha visto in appello la condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti è la trasmissione televisiva Quarto Grado. Nel corso della puntata di venerdì 21 settembre, è stato detto che la prova per la quale il muratore di Mapello è stato condannato in appello potrebbe aver ricevuto una contaminazione.

Si infittisce quindi il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne promessa della ginnastica artistica di Brembate. Bossetti aspetta con impazienza ormai la sentenza della Cassazione, dopo il ricorso presentato dagli avvocati.

La lettura della sentenza definitiva avverrà il 12 ottobre, ma nel frattempo Claudio Salvagni, legale di Bossetti, ospite nell’ultima puntata della trasmissione di Rete 4, ha spiegato che il suo assistito non ha smesso di credere nella giustizia.

Salvagni ha spiegato che Bossetti in tutto questo tempo è rimasto solo, circondato solamente dalla moglie Marita e dai figli. Il legale ha parlato dell’azione degli investigatori quando è stato effettuato il sopralluogo a Chignolo, sul corpo della piccola Yara.

Secondo gli avvocati, la traccia che è stata identificata con il numero 31G20 potrebbe aver ricevuto una contaminazione. Nello specifico questa è la traccia che ha condotto all’arresto dell’ex muratore.

Secondo un video che è stato fatto vedere in televisione, il personale della Scientifica che si trovava nell’area la sera del ritrovamento del corpo della 13enne non avrebbe agito a volte in modo corretto, secondo quanto sostengono i legali di Bossetti.

Gli uomini che indagavano in quell’area non avrebbero tutti indossato i calzari, qualcuno sembrerebbe agire senza le pinzette. Il filmato mostrerebbe anche qualcuno che non indossa i guanti.

I legali del muratore di Mapello puntano quindi sull’inquinamento del lavoro degli investigatori e sperano anche in uno sconto della pena per Massimo Bossetti.