Le ultime statistiche sfornate dal Censis ci informano che gli italiani sono sempre più un popolo internetizzato.
Di certo però il nostro utilizzo della rete è legato prevalentemente ai social network, dal 2007 in poi la popolazione ha tagliato su tutto il possibile ma in contro tendenza gli investimenti nella tecnologia sono aumentati del 190%.
“Dal 2008, in effetti, si assiste al boom di Facebook e YouTube, avvenuto in parallelo alla diffusione dilagante dello smartphone dopo la presentazione del primo iPhone, nel gennaio del 2007. La società – soprattutto dei giovani – si è ridefinita sulla base delle forme di aggregazione e organizzazione che sono state rese possibili da queste tecnologie di rete.”
“Il Censis non evita un’osservazione in proposito, notando come l’effetto finora ottenuto dalle comunicazioni in rete è stato certamente quello di mettere in discussione le autorità tradizionali ma non ancora quello di costruire nuove autorità culturali. Il bello della rete, però, è che quando ci si accorge di un problema si può tentare di proporre una soluzione: e ora che il pubblico è quasi tutto online, una soluzione che serva all’esigenza montante di qualità dell’informazione può trovare una forma di modello di business consistente. Per i giornali, che perdono pubblico in generale ma ne guadagnano sui media digitali, questa è un’opportunità della quale non possono fare a meno. Anche da questo punto di vista, la rete, non è più un’opzione, ma una necessità.”
fonte: Il Sole24Ore