Consulta, salta ancora l’accordo tra i partiti

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Ennesimo fallimento del Parlamento italiano sul tema della nomina dei giudici della Consulta. Nessun tipo di accordo su chi comporrà la Corte Costituzionale con il Partito Democratico che ha visto saltare, ancora una volta, un patto che da principio appariva del tutto affidabile. Erano Augusto Barbera del Partito Democratico, Giovanni Pitruzzella dell’area di centro e Francesco Paolo Sisto di Forza Italia, a comporre la terna sul quale si basava il patto tra le parti.

Ma il segreto dell’urna ha portato ad una nuova fumata nera con tutti e tre i candidati che non hanno raggiunto la soglia prevista dalla legge, cioè di 571 voti.  Solo 25 voti hanno visto Barbera mancare il quorum mentre Sisto ha ottenuto 527 preferenze con Pitruzzella che invece si è fermato a 470. E’ stata la Lega Nord a fare saltare il banco. I leghisti, dopo un’iniziale convergenza sulla terna, ha deciso di votare scheda bianca.

Un atteggiamento che, nei fatti, ha impedito l’elezione dei tre giudici della Consulta. Eppure mai come ora si era giunti ad una decisa convergenza tra le forze politiche maggiori con Silvio Berlusconi che aveva invitato ufficialmente i suoi a dare la preferenza a Sisto, Barbera e Pitruzzella.