Il legendario LHC acceleratore di particelle è stato acceso nuovamente, ora al CERN si punta ad una scoperta eccezionale
Al CERN di Ginevra si lavora duramente per tentare un esperimento mai riuscito a memoria d’uomo, quello del ripristino delle condizioni iniziali ai tempi del big bang. L’LHC del CERN si estende per oltre 28 chilometri al di sotto della superficie terrestre, per buona parte in Francia e per una parte in Svizzera, sebbene la sede legale della società sia in territorio elvetico. Nell’Inverno del 2014 l’acceleratore di particelle LHC era stato fermato per test, piccoli esperimenti e calibrazioni in vista dell’esperimento che si tenterà nei prossimi giorni, ovvero quello del ripristino delle condizioni iniziali all’esordio della vita, ovvero al Big Bang, la nascita di tutto il nostro universo.
Il passo indietro è voluto in quanto si cerca il modo di ripristinare le condizioni simili a quelle del bing bang per studiare ed analizzare la composizione del nostro universo, dato che solo il 5% della materia che lo compone attualmente è conosciuta a noi. In questi giorni sono iniziate le prime collisioni tra ioni di piombo a 5TEV per nucleone, quasi il doppio di quella energia utilizzata nella prima fase dell’attività dell’acceleratore.