Lampedusa, il sindaco contro i migranti: ‘Bisogna chiudere l’hotspot’

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Il sindaco Totò Martello di Lampedusa sta portando avanti una linea contro i migranti, affermando che c’è la necessità di chiudere l’hotspot. Aveva annunciato un atteggiamento del genere subito dopo le elezioni, dichiarando che sull’accoglienza ci sarebbero voluti dei grandi cambiamenti.

A parere del sindaco i migranti sono accusati di minacce, molestie e furti. Martello ha detto che Lampedusa è al collasso, che le forze dell’ordine non riescono a mettere in campo i dovuti controlli e poi accusa le istituzioni, dicendo che l’isola è stata abbandonata.

Con il passaggio da Giusy Nicolini, paladina dei migranti, a Totò Martello c’è stato un forte cambiamento e la linea morbida contro i migranti sembra essere stata abbandonata. Martello sottolinea diversi episodi, parlando di furti continui nelle botteghe e di molestie nei confronti dei turisti. Chiede perfino l’intervento diretto del Ministro degli Interni.

In una lettera aperta che ha scritto per difendersi dalle polemiche, ha chiarito che non si tratterebbe di una questione di razzismo o di intolleranza, ma solo di rispetto dell’ordine pubblico e delle regole.

Giusy Nicolini ha fatto presente che secondo lei il sindaco vuole fare soltanto del terrorismo, volendo creare un clima di paura. Il sindaco replica puntando il dito sul fatto della scomodità della sua posizione semplicemente perché chiede il rispetto delle regole.