La Sicilia vanta una cultura ricchissima, anche in ambito eno-gastronomico, con produzioni che nulla hanno da invidiare a quelle di altre regioni italiane rinomate come la Toscana o il Veneto.
Recarsi in visita in questa splendida isola è un’occasione per fare un tour che vede al centro i borghi del vino. Siccome non è semplice portare con sé alcune bottiglie o altri prodotti tipici quando si viaggia in aereo, il modo migliore per arrivare è via nave, approfittando delle offerte e soluzioni che si possono trovare su siti come www.traghetti-sicilia.it, che permette di ottenere un preventivo in pochi passaggi. Si riesce così a imbarcare la macchina, avendo la possibilità di spostarsi agevolmente di luogo in luogo.
In questo articolo troverete 4 posti da visitare in Sicilia se siete amanti della buona tavola e del buon vino. Non resta che scoprirli insieme, preparando il calice da degustazione.
Marsala e il suo celebre liquore
Possiamo dire di iniziare col botto fin da subito: vi portiamo a Marsala, località situata non lontano da Palermo e da Trapani, celebre per le sue saline e per uno dei vini più importanti d’Italia.
Parliamo naturalmente del Marsala, realizzato per la prima volta dall’inglese John Woodhouse, capace di intuire le potenzialità del territorio e pronto a creare un vino liquoroso da viaggio in grado di incrinare il dominio – allora incontrastato – del Porto e dello Jerez.
Resterete ammaliati da questa prima tappa, ritrovandovi a ripercorrere anche un pezzo di storia della famiglia Florio, portata alla ribalta dalla serie tv ispirata ai libri bestseller di Stefania Auci.
Nerello Mascalese: l’anima nera dell’Etna
Cambiamo subito versante e ci spostiamo verso Catania, città in cui la presenza dell’Etna – Idda come è chiamato da queste parti, al femminile – risulta ben percepibile, anche nella produzione vitivinicola.
Il Nerello Mascalese è un vitigno a bacca nera che viene lavorato soprattutto nei paesi situati alle pendici del vulcano, ma si trova persino a Torre Faro, frazione di Messina.
Si distingue per il colore intenso e il sapore aromatico. Si sposa amabilmente con piatti come le tagliatelle ai funghi porcini e la salsiccia di suino nero dei Nebrodi. Resistergli è praticamente impossibile, soprattutto dopo una piacevole escursione sull’Etna.
Nero d’Avola, nella Valle dei Templi
Se c’è un vitigno per cui la Sicilia è rinomata non ci sono dubbi, questo è il Nero d’Avola.
Si tratta di un vitigno autoctono che si trova in diverse parti dell’isola, inclusa una delle zone più belle: quella della provincia di Agrigento, nota in tutto il mondo per la spettacolare Valle dei Templi, che vi consigliamo di visitare insieme alla vicina spiaggia di Scala dei Turchi.
Il Nero d’Avola si accosta amabilmente a piatti a base di selvaggina e funghi, nonché insieme ai formaggi stagionati del territorio, che valorizza con sapienza.
Malvasia di Lipari, tutta la dolcezza struggente del mare
Certo, potevamo proporvi un buonissimo passito di Pantelleria come conclusione di questo viaggio così particolare, ma forse sarebbe stato scontato. Ed è per questo che vi portiamo a Lipari, nelle Isole Eolie, dove viene realizzata una malvasia con tratti aromatici e marini.
Consigliamo di abbinarla ai dolci di pasta di mandorle oppure a un po’ di frutta secca locale, gustandola nei luoghi più belli dell’Isola, come il Castello e il Belvedere Quattrocchi.