Il Premio Strega 2022 è Mario Desiati

Il Premio Strega 2022 è Mario Desiati

Il Premio Strega è un riconoscimento storico assegnato agli scrittori da diversi anni. Un sigillo di cui possono fregiarsi i migliori scrittori e che è diventato garanzia di qualità.

Si tratta infatti di un premio storico che venne istituito a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci in collaborazione con Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega che dà il nome al Premio.

Il Premio Strega dal 1986 viene organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci. Un premio letterario di grande prestigio che viene assegnato annualmente all’autore di un libro pubblicato in Italia. Oltre al fattore della pubblicazione nazionale, viene presa in considerazione anche la data di pubblicazione che deve rientrare in un periodo ben preciso (tra il 1º marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso).

Si tratta di un riconoscimento che ha premiato, negli anni, autori come Veronesi (Caos calmo e Il colibrì), Paolo Giordano (La solitudine dei numeri primi), Margaret Mazzantini (Non ti muovere), Dacia Maraini (Buio) e tanti altri.

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Sono sicura che verrai rapita da moltissimi titoli interessanti, a partire dal vincitore del Premio Strega 2022, Mario Desiati con il suo Spatriati.

Vincitore Premio Strega 2022

Spatriati di Mario Desiati si è aggiudicato il Premio Strega 2022. Si tratta di uno scrittore (classe 1977) che viene dal giornalismo e riesce a dare un’impronta molto personale alla sua scrittura. Desiati è autore eclettico, che spazia dalla prosa alla poesia. Da un suo romanzo è anche stato tratto un film, Il paese delle spose felici, cui ha collaborato come sceneggiatore. Nel 2022 con Spatriati vince il Premio Strega, un riconoscimento doveroso ad una carriera ricca in quantità e qualità.

Spatriati di Mario Desiati: Premio Strega 2022

Il 7 luglio 2022, con ben 166 voti, Spatriati di Mario Desiati si aggiudica il Premio Strega.

Si tratta di un romanzo che vuole dare voce a chi è irregolare (dal termine dialettale spatrièt), includendo non solo gli immigrati veri e propri, ma anche tutti coloro che non sono stati in grado di trovare una propria collocazione.

Spatriati, la trama

Spatriati racconta gli irregolari, coloro che sono fuori posto, come a voler dare loro una collocazione ufficiale ed autoreferenziale. Un abbraccio inclusivo che comprende persone molto diverse tra loro. Troviamo Claudia, una donna solitaria e fuori dal coro (ama vestirsi da uomo) ma in grado di dimostrarsi molto sicura di sé stessa.

E poi c’è Francesco, in balia di una fede al contempo incerta e assoluta.

Tra i due il rapporto è stimolante e provocatorio, fatto di ricerca, conoscenza dell’altro e di sé. Lei spesso è irrefrenabile nel suo dichiarare un’evidenza indicibile: “Lo sai che tua madre e mio padre sono amanti?”.

Lui è all’apparenza remissivo, ma il suo sguardo lascia intravede una scintilla in cui Claudia si rispecchia. Conoscere se stessi attraverso gli altri; grazie a sguardi, scambi, percorsi. A Claudia la provincia sta stretta ed ha bisogno di viaggiare e conoscere, per potersi finalmente conoscere.

Londra, Milano, Berlino con le sue trasgressioni…

Francesco, all’opposto, rimane fermo scavando nel profondo per capire sé stesso.

Spatriati, un libro di Mario Desiati

Con questo libro Mario Desiati ci racconta le mille sfaccettature di una generazione fluida, sradicata, che fatica a trovare un proprio posto nel mondo. Una libertà difficile da conquistare ma poi, altrettanto complessa da gestire.

La scrittura con cui viene narrata la storia di Claudia e Francesco è poetica e al tempo stesso pungente.

Un libro che ha in sé la poesia del romanticismo e la forza della passione, in cui il sesso altro non è che un modo inventato dagli esseri umani per cercare di essere felici.

Claudia irrompe nella vita di Francesco in una assolata mattina scolastica, quando ancora sono adolescenti. Cresceranno insieme, differenti, inquieti, inseparabili.

Lei spavalda, lui schivo ma smosso dalla curiosità erotica. Diversi ma entrambi accomunati dal loro essere “spatriati e irregolari”.

Spatriati si è rivelato essere un romanzo incentrato sull’appartenenza e l’accettazione di sé, sull’amicizia in grado di mettere a posto le cose, sul viaggio di ricerca per trovare il proprio posto.