Il diabete tipo 2 potrebbe essere prevenuto mangiando una porzione di funghi champignon al giorno. È questo il risultato di una nuova ricerca che è stata dedicata all’argomento. I ricercatori hanno effettuato un esperimento in laboratorio riferendosi a dei topi.
Gli scienziati sono giunti alla conclusione che contro il diabete tipo 2 i funghi agirebbero come prebiotici. Questi ultimi sono dei cibi che permettono lo sviluppo nell’intestino di batteri “buoni”, coinvolti nella produzione del glucosio.
In questo tipo di diabete i livelli di insulina sono insufficienti o il corpo non risponde all’ormone. I ricercatori hanno spiegato che i cambiamenti nella dieta, con l’introduzione di circa 85 grammi al giorno di funghi, possono contribuire a cambiare il microbiota.
Di conseguenza l’organismo reagisce meglio nella gestione della produzione del glucosio, tenendo sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Dopo la ricerca, alcuni ricercatori hanno capito che sarebbe stato importante creare uno specifico farmaco a base di insulina da assumere per via orale, potendo raggiungere risultati notevoli.
Quindi lo studio ha aperto nuove prospettive per quanto riguarda la possibilità di avere a disposizione una pillola che potrebbe segnare anche la fine delle iniezioni che di solito si praticano per il controllo del diabete tipo 2. La professoressa Margherita Cantorna, della Pennsylvania State University, ha spiegato:
La gestione del glucosio ha implicazioni importanti sia per il diabete che per altre malattie metaboliche. Il macrobiota dei topi si può confrontare per avere un’idea di come possa essere importante in questo senso anche nel caso degli esseri umani.