Tre uomini sono evasi dal carcere dell’isola di Favignana intorno alle 3 di questa notte. I detenuti sono riusciti a segare le sbarre e hanno utilizzato delle lenzuola come delle funi per tirarsi giù. Secondo le prime ipotesi della ricostruzione dei fatti, sarebbero riusciti a salire sul tetto del reparto in cui erano rinchiusi e si sarebbero lanciati sul muro di cinta.
Il direttore del carcere di Favignana, Renato Persico, ha spiegato che i controlli erano stati eseguiti con scrupolosità ed era risultato tutto sotto controllo. A quanto pare il penitenziario non dispone di un servizio di vigilanza sul muro di cinta.
I tre detenuti sono Adriano Avolese, Giuseppe Scardino e Massimo Mangione. Si ritiene che i tre uomini possano trovarsi ancora sull’isola. Infatti, come è emerso da alcuni controlli eseguiti, non si sarebbero imbarcati su alcun mezzo ufficiale.
Si pensa che non si siano serviti di imbarcazioni private, perché le condizioni del mare non avrebbero permesso di lasciare l’isola in una situazione improvvisata. La polizia penitenziaria, i carabinieri e gli uomini della guardia di finanza e della guardia costiera sono impegnati nelle ricerche dei tre fuggiaschi in tutta l’isola.
Adriano Avolese nel 2002 è stato condannato perché ritenuto responsabile di aver ucciso Sebastiano Di Rosa per una vendetta nei confronti del fratello della vittima, che avrebbe insidiato la moglie. Giuseppe Scardino deve scontare una pena di 15 anni perché accusato di rapine violente e di un tentativo di omicidio di un poliziotto. Massimo Mangione è stato condannato a 12 anni e 8 mesi, perché ritenuto complice di Scardino.