Il nuovo farmaco è stato messo a punto in Giappone. Inizialmente è stato studiato per il trattamento dell’ictus. I primi risultati non sono stati incoraggianti. Tuttavia dall’analisi dei dati è emerso che alcuni pazienti rispondevano al farmaco in maniera interessante. Il Radicut potrebbe introdurre una risposta positiva nei pazienti che presentano alcune caratteristiche particolari: la malattia non deve essere comparsa da più di due anni e i pazienti devono presentare soltanto una disabilità moderata oltre che una buona funzionalità respiratoria. In Italia i pazienti idonei a ricevere il farmaco sarebbero circa 1.600.