Sono in atto una serie di menzogne per demolire il nostro percorso, queste le parole del fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti che ha riferito in Commissione Parlamentare Antimafia.
Le parole riportante dall’Ansa: “Noi questo signore lo denunciamo domani mattina, abbiamo deciso di farlo. Uno tace una volta, due volte, tre volte, ma poi si pensa che siamo nel torto. Quando viene distrutta la dignità di migliaia di giovani è dovere ripristinare verità e chiarezza”.
Il fondatore di Libera, ha poi ammesso: “Ci possono essere degli errori, si può criticare, ma non può essere calpestata la verità. Libera gode di buona salute, il movimento giovanile chiede, partecipa, c’è un fermento impressionante di ragazzi che cercano punti di riferimento veri e credibili. Io rappresento un noi, non un io”.
Il riferimento al pm Catello Maresca, che in precedenza ha criticato proprio Libera, il magistrato infatti aveva confermato: “Se un’associazione, come Libera, diventa troppo grande, se acquisisce interessi che sono anche di natura economica e il denaro spesso contribuisce a inquinare l’iniziale intento positivo, ci si possono inserire persone senza scrupoli che approfittando del suo nome per fare i propri interessi”.
Proseguendo all’Ansa: “Libera ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nella lotta alle mafie, affiancandosi alle istituzioni dello Stato, ha contribuito a creare la consapevolezza e la convinzione che si potevano sconfiggere. Bisogna constatare che, purtroppo, con il tempo, a questo spirito iniziale esclusivamente volontaristico si sia affiancata un’altra componente, che potremmo definire pseudo imprenditoriale. Questo ha comportato, in alcune zone del Paese, come la Sicilia, che persone lontane dai valori iniziali abbiamo potuto approfittare della fama di Libera per cercare di curare i loro interessi.”