Un nuovo gene (MCR-1), che permette ai batteri di resistere fortemente alle polimixine, sono degli antibiotici di ultima classe che stanno iniziando a diffondersi su molte specie di batteri, compresi i ceppi con potenziale epidemico, scoperti in maiali e pazienti nel Sud della Cina.
“Questi risultati sono estremamente preoccupanti. Le polimixine – colistina e polimixina B – rappresentano l’ultima classe di antibiotici, da utilizzare come ultima risorsa, contro la quale i batteri non avevano ancora sviluppato una resista. sono state l’ultima classe di antibiotici in cui la resistenza non era in grado di diffondersi da cellula a cellula. Fino ad ora, la resistenza alla colistina è instabile e non si diffonde ad altri batteri.” spiega l’autore dello studio, il professor Jian-Hua Liu della South China Agricultural University di Guangzhou, in Cina.
“I nostri risultati rivelano la nascita del primo gene resistente alla polimixina, che si è prontamente diffuso fra i batteri comuni come Escherichia coli e Klesbsiella pneumoniae, suggerendo che nei prossimi tempi una vasta resistenza all’antibiotico da parte di questi batteri sia inevitabile”.
A causa della percentuale relativamente bassa di campioni positivi prelevati dagli esseri umani, rispetto agli animali, è probabile che il gene MCR-1 che determina la resistenza alla colistina si sia sviluppato nei batteri animali e successivamente si è diffuso all’uomo.” questo ha detto, il professor Jianzhong Shen. “L’uso sempre più massiccio della Colistina in agricoltura in Cina avrebbe portato i batteri ad acquisire una resistenza contro l’antibiotico.”
Dicono gli autori, “La scoperta del gene MCR-1 annuncia la rottura dell’ultima classe di antibiotici. Anche se attualmente limitato alla Cina, il gene MCR-1 potrebbe emulare altri geni di resistenza batteriche che si sono diffusi in tutto il mondo. C’è un necessità urgente di intervenire sull’uso di polimixine negli animali e di tenere sotto stretto monitoraggio il gene MCR-1 in agricoltura e in veterinaria”.
Il professor Shen aggiunge: “In risposta al rapido aumento di batteri resistenti alla colistina, il Ministero dell’Agricoltura ha immediatamente risposto rivalutando l’utilizzo del farmaco sugli animali. Questa reazione responsabile e positiva è una riflessione su come il governo cinese stia prendendo sul serio questi risultati. Stiamo inoltre lavorando a stretto contatto con il governo per valutare l’impatto che può avere MCR-1. Va inoltre osservato che la Cina non è l’unico paese ad utilizzare la colistina in agricoltura, ma ci sono molti paesi, anche in Europa, che se ne servono, e quindi la responsabilità di riconoscere il problema degli antibiotici è una questione globale.”