Insulti ai Borsellino da parte del Giudice Antimafia Saguto, lui squilibrato e lei cretina

461

E’ polemica sugli insulti ai Borsellino, figli del giudice ammazzato dalla mafia, da parte del giudice antimafia Silvana Saguto: a telefono avrebbe definito lui squilibrato e lei cretina.

Ha dell’incredibile la vicenda intorno agli insulti ai Borsellino, figli del giudice ammazzato dalla mafia il 19 Luglio del 1992, da parte di chi si professa eroe dell’antimafia. Parliamo di uno dei giudici più conosciuti della capitale siciliana, Silvana Saguto, ex Presidente delle Misure di Prevenzione e conosciuta a Palermo per aver sequestrato beni alla mafia per milioni di euro. Peccato che poi sia stata indagata per aver costruito un sistema di raccomandazioni intorno alla spartizione degli stessi beni.

Ma la vicenda che ha smosso le polemiche di tutta Italia riguarda proprio gli insulti ai Borsellino, avanzati proprio qualche attimo dopo la giornata di commemorazione “Le vele della legalità” dedicata al sacrificio di Paolo Borsellino, di cui lei stessa era stata madrina. L’abbraccio tra Manfredi, figlio del giudice, e il Presidente Mattarella ha commosso tutto il Paese ma non la Saguto che, appena entrata nella sua comoda auto blu chiama un’amica per dirle quanto lui (Manfredi) sia “squilibrato” per piangere ancora alla sua età: “Poi, Manfredi Borsellino, che si commuove, ma perché minchia ti commuovi a 43 anni per un padre che ti è morto 23 anni fa? Che figura fai”. E poi continua: “Ma che… dov’è uno… le palle ci vogliono. Parlava di sua sorella e si commuoveva, ma vaffanculo”.

Un ruolo di paladino dell’antimafia, quello recitato da chi dell’antimafia ci campa eccome, che non risparmia nemmeno la figlia Lucia, definita dalla stessa Saguto “cretina precisa”, come si dice in siciliano. E mentre Lucia e Manfredi riferiscono giustamente di essere senza parole, il magistrato “antimafia” si difende dicendo che quelle intercettazioni sono state “estrapolate da contesti più ampi”. Certo, il contesto di uno Stato che predica bene e razzola male, di un’antimafia che- alla Buttafuoco- a volte è peggio della mafia stessa.