Corsa alla Luna: un trampolino di lancio verso Marte

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La Luna come un trampolino di lancio verso Marte. È questo il prossimo obiettivo nell’esplorazione dello spazio e dei pianeti del nostro sistema solare. Parte una nuova corsa alla Luna da parte degli Stati Uniti, che guardano con interesse al nostro satellite naturale dopo 45 anni dall’ultima missione Apollo verso la Luna.

Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha parlato di una decisione che torna a mettere lo spazio all’interno delle volontà politiche. E questa volta si profila una vera e propria collaborazione tra diversi Stati, compresa la Cina. Anche il nostro Paese farà la sua parte nel favorire un ritorno alla Luna.

Una nuova possibilità che potrebbe aprire la strada verso delle missioni sul pianeta rosso, perché, come ha spiegato il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence avviando il Consiglio Spaziale Nazionale USA, l’obiettivo degli americani non è quello di piantare una bandiera, ma di realizzare una vera base verso Marte e non solo.

C’è un’altra novità che contraddistingue questa nuova corsa alla scoperta della Luna dalle prime missioni di questo tipo: riguarda la collaborazione di diverse aziende private, che coopereranno con la Nasa per la riuscita delle nuove operazioni.

Si tratta in particolare di Boeing, Orbital ATK, Space X e Lockheed Martin, che analizzano costantemente i mezzi necessari per portare in futuro degli equipaggi umani al di fuori dal nostro pianeta. Allo studio ci sono, ad esempio, lo Space Launch System e la capsula denominata Orion.

Non si possono fare ancora delle previsioni relative al tempo necessario per tornare sul nostro satellite. Alcuni parlano di una possibile missione entro i prossimi cinque anni, ma l’obiettivo principale consiste nello studio di tecnologie innovative per la buona riuscita dell’operazione, non dimenticando i finanziamenti necessari e le decisioni politiche sulla questione.